L’idea di riproporre il pesto che ho mangiato a Genova alcuni anni fa mi piaceva tantissimo.
Il pesto, ero convinta, di averlo mangiato anche a casa, ma quando ho mangiato la pasta al pesto a Genova non mi sono più permessa di rifarlo.
Devo ammettere però di essere impaziente e frettolosa di preparare, per la curiosità del risultato, e questo in cucina non porta a niente di buono o quasi.
Gli ingredienti sono quelli del pesto genovese ma la preparazione è un braccio di ferro tra il pestello di legno del mortaio in marmo e il minipimer.
Il risultato? Non sarà superbo come quello fatto tutto con il mortaio la cui lettura della preparazione e del perché inserire gli ingredienti in un determinato momento è una poesia, ma sicuramente tanto di cappello rispetto ai tanti preparati pronti che si trovano in giro.
Ingredienti:
- 50 gr di foglie di basilico
- 1/2 bicchiere di olio d’oliva extravergine ligure
- 6 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
- 2 cucchiai di pecorino grattugiato (romano, toscano, sardo o siciliano)
- 2 spicchi d’aglio
- 1 cucchiaio di pinoli (o noci)
- sale grosso
Preparazione:
Mettere nel mortaio di marmo e cominciare a pestare il basilico poco per volta e uno spicchio d’aglio, aggiungere pian piano il basilico, l’altro spicchio d’aglio ed il sale grosso.
E’ importante che il basilico a foglie tenere si aggiunga pian piano.
Quando dal basilico comincerà ad uscire l’olio aggiungere i pinoli e continuare a pestare per amalgamarli al basilico.
Aggiungere il parmigiano ed il pecorino grattugiato e per ultimo l’olio extravergine d’oliva.